La comunità azerbaigiana e la convivenza delle religioni

multireligiosità azerbaigianLa Conferenza sulla multireligiosità, organizzata il 10 dicembre dall’associazione Italia-Azerbaigian, presidente Paola Casagrande, ha dato voce a tutti rappresentanti delle comunità religiose del paese ex-sovietico insieme ad esponenti politici e religiosi italiani. L’invito comune è per un dialogo tra le religioni, fondamentale per la pace nel mondo. „L’esempio della Siria ci fa capire che si rischia la scomparsa delle civiltà millenarie del Medio Oriente”, si esprime con preoccupazione il Prof. Francesco Dante, rappresentante della comunità di S. Egidio. „Si è provato ad imputare alla religione i tanti conflitti negli stati musulmani ed è sbagliato”, a ribadire il principio è Abd-al Sabur Turrini, presidente CO.RE.IS. „L’Italia ha realizzato varie intese multireligiose, ma non esiste ancora un accordo tra le religioni e lo stato”.

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Prof. Claudio Lo Jacono

„Bisogna studiare la storia delle religioni, conoscere le parti in conflitto. Come nel Cristianesimo e nell’Ebraismo, esistono diverse forme di Islam – la seconda fede a livello planetario – ogni paese ha la sua”, spiega il Prof. Claudio Lo Jacono, presidente IPOCAN (Istituto per l’Oriente). A raccontare la storia dell’ebraismo è Victor Magiar, responsabile della Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI): „L’Islam nasce come il terzo sigillo della percezione della divinità. Abbiamo un conflitto di coesistenza tra l’Islam e Cristianesimo, si sono creati dei gruppi di maggioranza e di minoranza. Ma non dobbiamo generalizzare: quando c’è la convivenza c’è la luce per tutti”. Magiar è convinto che la comunità ebraica della montagna dell’Azerbaigian che vive lì da 2600 anni sia la più antica d’Europa.

„L’Italia ha mostrato tolleranza verso il popolo dell’Azerbaigian”, a parlare è Azar Karimli, membro del Parlamento della Repubblica dell’Azerbaigian, Il carattere pacifico del popolo azerbaigiano, formato negli secoli, è la nostra ricchezza. Cinquecento anni fa l’Azerbaigian ha accettato la comunità ebraica, sia i russi che gli ucraini hanno trovato rifugio in questa repubblica e oggi hanno dei rappresentanti in parlamento”. Nello stato laico azerbaigiano la maggioranza della popolazione è musulmana sciita e vive in armonia con le consistenti minoranze di religione cristiana ed ebraica.

conferenza multireligiosità Azerbaigian„L’Azerbaigian è ricco di petrolio e gas, motivo per cui attira l’attenzione degli stati potenti, come quelli arabi, che „sfruttano” queste risorse”, dichiara Simran Hasanov, capo dell’Amministrazione del Dipartimento dei Musulmani del Caucaso. Espone le attività del dipartimento e sottolinea il dialogo che stanno realizzando con altri paesi del mondo per mantenere la stabilità nella loro repubblica. „Il petrolio è la ricchezza dell’Azerbaigian che dobbiamo trasformare in „petrolio” umano”, aggiunge Kamal Abdullayev, consigliere di Stato per il Multiculturalismo e gli Affari Interetnici e Religiosi. „Il principio del multiculturalismo nel nostro paese può essere di esempio per  molti paesi. I rappresentanti religiosi sono molto legati tra loro, uno garantisce la sicurezza per l’altro”. Dell’integrazione dei russi ha parlato il loro rappresentante Michail Zabelin: „I russi si sono sentiti a casa qui, hanno conservato la lingua, le tradizioni, la cultura, sono diventati i cittadini dell’Azerbaigian”. „La laicità nel paese azerbaigiano non esclude la religione che è separata dallo stato, pur usufruendo del supporto del governo per la ricostruzione di chiese, sinagoghe, ecc.”, spiega Mubariz Gurbanli, il presidente del Comitato Statale per i Rapporti con le organizzazioni Religiose.

conferenza multireligiosità AzerbaigianA supporto di queste dichiarazioni sono stati proiettati due documentari: Gakh: la festa di San Giorgio e il Kurmukoba bayram e La città di Krasnaya Sloboda nella regione di Guba. Esempi di minoranze radicate da anni nel territorio: georgiani, russi condividono con gli azerbaigiani le scuole, teatri, culture. Le 13 comunità religiose si incontrano, comunicano, si frequentano nel reciproco rispetto. „Sono fiero di essere ebreo, ma soprattutto azerbaigiano”, ha detto tra gli applausi Milikh Yevdayev, il capo degli ebrei della montagna. A conclusione della Conferenza sulla multireligiosità si è detto che „se tutti i musulmani del mondo fossero come quelli dell’Azerbaigian non esisterebbe il problema dell’islamofobia”.

Raisa Ambros

(17 dicembre 2014)

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