MedFilm Festival 2015: giuria ufficiale premia la libanese Lamia Joreige, Piuculture sceglie Mountain

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I giovani studenti delle scuole del cinema premiano il miglior documentario. Photo credit: FB/Gianfranco Pannone.

Si apre con un pensiero doloroso la premiazione della ventunesima edizione del MedFilm Festival, venerdì 13 novembre al Cinema Savoy, dopo una settimana piena di film e storie provenienti dal Mediterraneo. La direttrice artistica e la fondatrice del festival Ginella Vocca, non sapendo ancora niente del dramma di Parigi, ricorda al pubblico i tristi fatti avvenuti il giorno precedente a Beirut, in Libano, dove hanno perso vita più di quaranta persone per attentati.

Ed è proprio al Libano, alla regista libanese Lamia Joreige con il suo film And the living is easy che è stato assegnato il premio principale Amore e Psyche per il miglior lungometraggio. La Giuria, composta da Tilde Corsi, Gianluca Arcopinto, Pietrangelo Buttafuoco, Toni D’Angelo e Paola Saluzzi, ha deciso di premiarlo “per la capacità di raccontare la complessità di un Paese erede di una cultura millenaria che sotto l’apparente normalità del quotidiano cela l’inquietudine del conflitto che lo assedia e che corre inarrestabile dai confini verso il suo cuore.“ Tre dei membri della giuria saliti sul palco premiano anche Until I lose my breath di Emine Emel Balci (Turchia / Germania) per l’espressione artistica e consegnano anche un premio speciale al film iraniano Impermanent di Amir Azizi.

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And the living is easy: il film vincitore del concorso ufficiale della ventunesima edizione del MedFilm Festival.

Nel concorso dei documentari viene assegnato il premio Open eyes al Roshmia di Salim Abu Jabal (Palestina/Siria/Emirati Arabi Uniti/Qatar) che „racconta con profonda umanità la disgregazione dei rapporti di un’anziana coppia di coniugi sullo sfondo del conflitto israelo-palestinese”, il premio Methexis per il miglior cortometraggio viene, invece, assegnato dagli studenti delle Scuole Nazionali di Cinema al film The springtime sleep di Dominik Mencej (Slovenia).

Salgono sul palco anche alcuni giurati di Piuculture per premiare il film scelto dalla loro giuria. “Ringraziamo Piuculture per questa opportunità,” afferma prima di leggere la motivazione del premio uno dei giurati, Francisco Leon, e descrive la bella esperienza che ha unito il gruppo di stranieri. La giuria multiculturale ha deciso di premiare il film Mountain della regista israeliana Yaelle Kayan che ha colpito soprattutto per la sua fotogafia, per il finale intrigante e per la bravura dell’attrice nell’interpretare una donna apparentemente semplice, ma in realtà persa in un dramma personale.

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La giuria Piuculture ha deciso di premiare il film israeliano Mountain.

Non è stata una scelta facile, affermano i giurati: Sekou Bamba ( Costa D’Avorio), Petra Barteková (Slovacchia), Marjan Shalchian (Iran), Louie Ann Malazan (Filippine), Morteza Khaleghi (Afghanistan), Ruth Gebresus (Eritrea) e Francisco Leon (Perù), che si è riunita due volte per scegliere il miglior lungometraggio tra quelli in concorso nella sezione principale del festival. “È stata una piacevole esperienza,” confessa Louie Ann, la nostra collega della redazione e quest’anno anche parte della giuria. “Un modo diverso per confrontare le idee di persone eterogenee ed arrivare ad una decisione comune ha reso l’esperienza ancora più appagante non solo da giurata ma anche come persona,“ dice la giovane giornalista per cui è stato un grande privilegio poter vedere i film in concorso proiettati sul grande schermo.

Secondo Ginella Vocca il MedFilm Festival è nato per inventare un linguaggio comune tra le culture. Anche quest’anno gli organizzatori sono riusciti, attraverso i film che hanno portato nelle sale, a farci fare un giro nei paesi del Mediterraneo. Tutti così vari, ma allo stesso tempo così uguali nella loro ricerca cinematografica di dar senso a quello che succede attorno a noi, riportandoci ad una realtà che anche alla luce dei tragici accadimenti internazionali, non possiamo più intendere come lontana e distante.

Petra Barteková(15 novembre 2015)

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