“Conoscere per comprendere”: webseminar sull’immigrazione

Conoscere per comprendere

“In Italia l’immigrazione viene gestita dal Ministero degli Interni, il quale si occupa di sicurezza. Ma l’immigrazione è un fenomeno trasversale che tocca vari aspetti, dal lavoro alla sanità e alla previdenza sociale. L’obbiettivo di questi incontri è quindi quello di approfondire tematiche trasversali all’immigrazione che spesso non si affrontano”.

Il seminario “Conoscere per comprendere”, tenutosi il 9 aprile, inaugura un ciclo di conferenze sul tema dell’immigrazione organizzati da Caritas e Fondazione Migrantes di Caserta in collaborazione con gli Atenei della regione Campania. Nei successivi appuntamenti si illustreranno innovative forme di accoglienza (16 aprile) e si approfondirà l’interdipendenza tra la filiera agroalimentare e i cittadini stranieri (23 aprile), mentre i due eventi conclusivi saranno sull’imprenditoria e il contributo economico delle comunità straniere (30 aprile) e sulle seconde generazioni e cittadinanza attiva (7 maggio).

“Il senso di questo ciclo di seminari – afferma Gianluca Castaldi del Presidio Caritas di Caserta – è quello di contestualizzare il fenomeno migratorio: per questo abbiamo chiesto ai vari Atenei universitari un contributo, perché l’unico modo per affrontare questo tema in maniera realistica è quello di collocarlo storicamente e geograficamente”.

Immigrazione: un fenomeno strutturale

“Il tema della mobilità umana, nella sua accezione più ampia, è oggi più che mai un tema importante”, spiega Oliviero Forti, responsabile Immigrazione presso Caritas. “Conoscere per comprendere diventa allora un dovere per tutti, perché spesso la complessità del fenomeno migratorio viene semplificata a tal punto da ridurre la questione a singoli eventi e circostanze, spesso emergenziali, che non danno ragione della totalità di questo fenomeno. L’Italia, infatti, non è al centro del mondo quando si parla di migranti: non siamo gli unici a dover sopportare le difficoltà relative ai meccanismi della mobilità umana. Per questo bisogna uscire dai localismi e chiedersi invece quali siano i meccanismi che regolano le migrazioni. I dati, a livello globale, ci raccontano di una mobilità umana piuttosto vivace: fra il 2000 e il 2019 abbiamo avuto una crescita dei migranti di quasi 100milioni di unità. Oggi, in totale, ci sono quasi 280milioni di persone al mondo che si spostano”.

“Del fenomeno migratorio si sente parlare ciclicamente ormai da oltre 40anni come di un fenomeno emergenziale e di carattere straordinario”, interviene la prof.ssa Francesca Graziani, docente di Diritto delle Relazioni Internazionali europee all’Università degli Studi della Campania. “Invece è un fenomeno strutturale che richiede una visione di lungo periodo. In 50anni il numero dei migranti nel mondo è quadruplicato. Entro il 2050 la popolazione del continente africano raddoppierà e raggiungerà circa 2,4miliardi di persone, la metà delle quali saranno giovani fino a 25 anni. Occorre pertanto creare 30milioni di posti nuovi di lavoro l’anno. Il problema non è quindi se serva o meno un piano per l’Africa, il problema è come realizzarlo. Se la pandemia ha fatto sprofondare il nostro pianeta in uno stato di immobilità senza precedenti, la recessione economica che la pandemia ha generato verosimilmente andrà a innescare nuove forme di migrazione”.

La cooperazione internazionale nella gestione di un fenomeno così complesso rimane l’unica opzione possibile. Tuttavia – continua Graziani – l’incapacità dell’Unione Europea di produrre una politica credibile nella gestione del fenomeno migratorio è diretta responsabilità degli Stati membri, che si oppongono e si sono opposti a politiche di più ampio respiro. Una opposizione testarda che produce l’effetto di condizionare le iniziative della Commissione Europea. Si perde così la visione di lungo periodo e si finisce per offrire a noi europei lo spettacolo di una Unione che fatica a immaginarsi grande e ripiega su politiche arretrate di difesa dei confini”.

Chi è l’immigrato? Perché e qui? Come è arrivato?

A concludere la conferenza l’intervento di Mamadou Kouassi, portavoce del Movimento dei migranti e dei rifugiati di Caserta. “Conoscere per comprendere per me è un tema provocatorio che pone tante domande. Chi è l’immigrato? Perché e qui? Come è arrivato? Io sono immigrato e sono arrivato in Italia nel 2008. Le motivazioni che spingono le persone a partire sono molteplici, ma la domanda che tutti si pongono è se vale la pena di vivere o morire. Chi si trova in questa situazione decide che vale la pena di lottare attraversando il deserto per arrivare in Libia. Il 6 aprile il Governo italiano ha incontrato il premier libico Abdul Hamid Dbeibah. Il presidente del Consiglio Mario Draghi lo ha definito un incontro straordinariamente soddisfacente. Ma in Libia i diritti umani dove sono? Un luogo dove si compiono torture, dove gli esseri umani sono ancora venduti come schiavi. Io l’ho visto coi miei occhi, prima di arrivare in Italia dove sono stato costretto a lavorare come bracciante in Puglia e Calabria, vittima del caporalato. Allora ho capito che era arrivato il momento di lottare per acquisire i miei diritti”.

“Per noi immigrati il permesso di soggiorno è la chiave per riuscire a diventare visibili, per poter essere considerati ‘persone’ e non clandestini. Noi siamo gli ultimi ma dobbiamo dare l’esempio, dobbiamo divenire protagonisti. In Italia il razzismo esiste, così come la camorra e lo sfruttamento lavorativo. La mia lotta è iniziata vent’anni fa e continua ancora. Come portavoce dei migranti, posso dire che con l’arrivo dell’emergenza Covid abbiamo molto sofferto. Ma, per la prima volta, abbiamo trovato un nemico comune contro cui combattere tutti insieme. Nello stesso tempo – conclude Kouassi – non dobbiamo dimenticare che in Italia ci sono migliaia di persone migranti che non hanno il permesso di soggiorno e che non possono o hanno difficoltà per questo motivo ad accedere al servizio sanitario. Ciò che voi italiani date per scontato per noi migranti, invece, è essenziale. Questo ciclo di webinar serve proprio a mettere insieme diverse strategie per far arrivare ai rappresentanti di Governo un unico messaggio, forte e chiaro: abbiamo bisogno del vostro aiuto”.

  • Guarda il seminario “Conoscere per comprendere” al seguente link
  • Leggi il XXIX Rapporto immigrazione al seguente link

Prossimi appuntamenti:

  • 16 aprile 2021 – 10:30
    “Esperienze innovative di accoglienza”
  • 23 aprile 2021 – 10:30
    “Interdipendenza tra filiera agroalimentare e cittadini”
  • 30 aprile 2021 – 10:30
    “L’imprenditoria e il contributo economico delle comunità straniere”
  • 7 maggio 2021 – 10:30
    “Seconde generazioni e cittadinanza attiva”

Vincenzo Lombardo
(14 aprile 2020)

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