Rapporto 2020-2021 di Amnesty International sui diritti umani

Rapporto 2020-2021

Amnesty International ha presentato il Rapporto 2020-2021  nel quale si analizzano le tendenze globali nel campo dei diritti umani, con approfondimenti su 149 Paesi. Il rapporto 2020-2021 mostra come la pandemia Covid-19 abbia avuto in tutto il mondo un impatto negativo su minoranze etniche, rifugiati, anziani e donne.
Secondo il rapporto con l’arrivo della pandemia molti migranti e richiedenti asilo sono rimasti intrappolati in campi o strutture di detenzione o lasciati in totale stato di abbandono. Il rapporto evidenzia anche un profondo aumento della violenza di genere e della violenza domestica. Le crescenti misure restrittive hanno inoltre eroso i redditi dei lavoratori, colpiti dalla crescente disoccupazione e dai periodi d’inattività, facendo raddoppiare il numero delle persone in situazione d’insicurezza alimentare, pari a 270 milioni. L’introduzione della didattica a distanza, senza garantire l’accesso a tecnologie adeguate, ha penalizzato gli alunni appartenenti alle fasce più svantaggiate.

Anche l’azione di Covax, il programma dell’Oms per l’accesso globale al vaccino per il Covid-19, è stata compromessa dalla non adesione di Russia e Usa e dall’accaparramento dei vaccini da parte dei paesi ricchi. Questi ultimi hanno inoltre bloccato l’adozione di una proposta, da presentare all’Organizzazione mondiale del commercio, per una temporanea sospensione dei diritti di proprietà intellettuale su alcuni prodotti per il contrasto del Covid-19. Intanto, forze governative e gruppi armati hanno compiuto attacchi contro i civili, uccidendo migliaia di persone e causando sfollamenti di massa e crisi umanitarie.

Il Rapporto 2020-2021 di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nel mondo è disponibile al seguente link

Vincenzo Lombardo
(7 aprile 2021)

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