Laboratori di italiano Piuculture: più ricca l’offerta 2022

Più di 190 utenti raggiunti, 53 volontari reclutati e due nuove scuole coinvolte: quest’anno si arricchisce ancora di più l’offerta di laboratori di italiano L2 promossi da Piuculture. Al tradizionale intervento destinato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado sul territorio del II Municipio, vengono ad aggiungersi, rispetto allo scorso anno, i corsi destinati agli adulti e i laboratori presso una scuola secondaria di II grado (I.C. Carducci), con l’idea di articolare l’offerta per rispondere alle esigenze sempre molteplici della domanda.

laboratori piuculture
Dal 2008 l’Associazione Piuculture interviene nelle scuole pubbliche del Municipio II di Roma per facilitare l’inclusione e l’integrazione degli alunni stranieri. Foto Piuculture

Laboratori online: da necessità a risorsa

Il ricorso ai laboratori online, nonostante le perplessità iniziali condivise con il mondo della scuola catapultato improvvisamente nel mondo della DAD nel corso del primo lockdown, si è rivelata una soluzione ottimale per garantire continuità nel supporto linguistico agli alunni stranieri in una fase in cui l’accesso alle scuole è ancora problematico per le norme di sicurezza anti-covid.

“Da misura emergenziale la DAD si è rivelato uno strumento efficace per la nostra attività”, spiega la presidente di Piuculture Amalia Ghisani “Non soltanto consente di vivacizzare la classica lezione frontale attraverso il ricorso a materiale interattivo, ma permette anche una maggiore flessibilità oraria. In molti casi, infatti, risulta difficile trovare il modo per fare attività di mattina e in orario scolastico per la difficoltà nel reperire non soltanto aule disponibili, ma anche docenti disposti a sacrificare un po’ del loro monte orario settimanale per permettere agli alunni stranieri di seguire i laboratori. La scelta di continuare con i laboratori online ha richiesto ovviamente una preparazione a monte dei volontari, per il cui aggiornamento in merito alle potenzialità del digitale in ambito didattico abbiamo attivato delle giornate di formazione.”

Pluralità di intervento per diverse esigenze

In alcuni istituti i volontari di Piuculture sono riusciti a svolgere i laboratori in presenza, secondo le modalità utilizzate prima della pandemia. “Non è stato facile riuscire ad organizzare i laboratori in presenza per le oggettive difficoltà dettate dalla situazione attuale, ma i nostri volontari operano in mattina in presenza in diverse scuole: alla Winckelmann, alla primaria dell’I.C. Contardo-Ferrini e presso l’I.C. via Tiburtina Antica. In questo istituto nel cuore del quartiere San Lorenzo, grazie anche alla grande disponibilità della scuola, siamo riusciti ad attivare sia i laboratori linguistici in presenza la mattina, che il doposcuola pomeridiano. Si tratta di un ottimo risultato per noi, in primis perché l’istituto ha un’alta concentrazione di alunni stranieri, ma soprattutto perché ci permette di sperimentare una pluralità d’intervento, esigenza che condividiamo da anni con il Municipio II. Da quest’anno, per esempio, eroghiamo anche corsi in presenza per alcune donne presenti in una casa-famiglia presente sul nostro territorio.”

Una presenza nelle scuole sempre più radicata

La collaborazione con il II Municipio, che ha avuto nuovo vigore a partire dallo scorso anno con il progetto Italy Shool Bus, ha consentito a Piuculture di ottenere sempre maggior riconoscimento da parte degli istituti del territorio, diventando un punto di riferimento importante quando si parla di inclusione scolastica degli alunni stranieri. “Grazie al progetto Italy School Bus finanziato dal II Municipio siamo stati inseriti nei Gruppi Lavoro Inclusione (GLI), cioè le riunioni predisposte dagli istituti scolastici con funzione di promozione dell’inclusione scolastica degli alunni portatori di BES (Bisogni Educativi Speciali), di molte scuole, diventando una presenza quasi strutturale nell’I.C. Micheli, nell’I.C. Falcone-Borsellino e nell’I.C. Via Volsinio. Questo concretamente significa che le scuole ci invitano direttamente insieme agli insegnanti di sostegno quando si tratta di discutere delle problematiche di alunni stranieri che sono portatori di BES derivati dalla scarsa conoscenza della lingua.

Questo non è soltanto una forma di riconoscimento per il lavoro che portiamo avanti ormai da anni, ma soprattutto un importante passo in avanti rispetto alla nostra battaglia principale: far sì che il tema dell’inclusione scolastica degli alunni stranieri diventi sempre meno residuale e che faccia parte del backgound in base al quale le scuole articolano la propria offerta formativa.”

Silvia Proietti
(12 gennaio 2022)

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