“Pensano solo al lavoro”, “si stanno comprando tutto”, “non vogliono integrarsi”. I primi migranti cinesi arrivarono nel bel paese negli anni trenta. Oggi, con una presenza di oltre 300 mila persone – secondo i dati del ministero del lavoro aggiornati al 2013 – rappresentano la terza comunità tra i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. Eppure quando si parla di loro la sentenza è netta: “Sono chiusi”.
Raccontare l’immigrazione, convegno promosso dal settimanale online Piuculture e dal Coris – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza Università di Roma, nasce dalla voglia di andare oltre gli stereotipi attraverso il confronto con esperti cinesi e italiani articolato in tre focus tematici: lingua, lavoro, media.
A dispetto della diffidenza esistono fertili realtà di scambio reciproco. La scuola Zhonghua a Roma nasce per insegnare la lingua cinese… ai figli dei cinesi. L’Aula radiofonica Confucio CRI-Uni-Italia è una piattaforma multimediale che supporta gli italiani che desiderano imparare la lingua e la cultura cinese. Jiang Zhongua e Ji Yuan ci guideranno alla scoperta di queste realtà, illustrando le difficoltà incontrate dagli studenti, mentre Bruno Mazzara, vice preside della facoltà di Scienze politiche, sociologia, comunicazione de La Sapienza e professore ordinario di psicologia sociale affronterà la relazione tra lingue e culture altre.
Il rapporto tra i cittadini cinesi e il mondo del lavoro, le ambizioni e i percorsi, i ritmi e i cambiamenti prodotti dalle nuove generazioni saranno al centro dell’intervento di Chen Zhengxi, presidente dell’Associazione generale dei commercianti cinesi in Italia. Lifang Dong, avvocato e fondatrice della Dong & Partners Law Firm, approfondirà il contributo degli investitori e delle imprese cinesi alla crescita dell’economia italiana. Ad animare il confronto, con un’esperienza ventennale in campo sindacale, Amalia Ghisani, presidente dell’associazione di volontariato Piuculture.
In quale misura i mass media contribuiscono ad alimentare il pregiudizio nei confronti delle comunità migranti? E quali fatti e avvenimenti fanno notizia per il pubblico cinese? A tali quesiti risponderanno gli interventi di Marco Bruno, professore aggregato e ricercatore del Coris, e Dixi Yang, avvocato e responsabile del gruppo giovanile Comitato di rappresentanza cinese in Italia.In chiusura dell’incontro il video documentario Mo-Jo, realizzato nell’ambito del progetto MEDIANE del Consiglio d’Europa, seguirà i percorsi e le narrazioni dei cittadini cinesi a Roma.
L’appuntamento è martedì 14 aprile alle ore 17 presso l’aula Wolf del Coris, in via Salaria 113 a Roma. La convinzione è che usciremo da quell’aula tutti un po’ cambiati: perché la curiosità ed il dialogo permettono di scoprire nell’altro aspetti inattesi. Per fortuna.
Sandra Fratticci(7 aprile 2015)
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