2016: un anno di notizie sui migranti

Foto di Adamo Banelli

Con il 2016 si chiude un anno intenso, che ha visto i migranti protagonisti della cronaca quotidiana, sia cittadina che nazionale. In fine d’anno, vi proponiamo una piccola panoramica del  2016, raccontato sulle pagine di Piuculture.

Il Baobab ha dominato la cronaca cittadina fin dall’inizio. Di particolare rilevanza è stata la vicenda dello “sgombero dello sgombero” del 1 ottobre, la nottata più lunga per gli ospiti del centro, che da quel momento hanno rimbalzato di strada in strada, contro il freddo incipiente, alla ricerca di un alloggio anche solo temporaneo.

Nel mentre, la chiesa Evangelica, quella Valdese e la Comunità di Sant’Egidio dimostravano che garantire un accesso sicuro ai rifugiati si può: i corridoi umanitari hanno portato ad oggi fino a 5000 persone su suolo italiano.

Il 2016 è stato anche l’anno dello stallo per gli Italiani senza cittadinanza, l’esercito silenzioso dei ragazzi figli di stranieri nati in Italia e non ancora riconosciuti come cittadini. Premio di  consolazione, lo Ius soli sportivo, che garantisce parità di diritti almeno a livello agonistico.

Il II Municipio si è rivelato ancora una volta un territorio ricco di storie: dai residenti della casa occupata in Viale delle province, a quelle dei pazienti del SaMiFo, la struttura ospedaliera che offre assistenza psichica ai migranti forzati, fino a quelle dei minori non accompagnati di origine eritrea, piccoli ospiti del centro notturno di A28. Abbiamo intervistato alcune imprenditrici migranti di successo e i ragazzi di Barikamà, che dopo tanto lottare hanno finalmente ottenuto la concessione per la gestione del chiosco di Parco Nemorense.

Raccontando  le religioni abbiamo conosciuto i fedeli delle piccole moschee romane, luoghi nascosti della città, e i protagonisti della chiesa argentina di Roma. C’eravamo durante le proteste del popolo Oromo, in piazza contro un silenzioso genocidio che non smette di consumarsi sull’altro lato del Mediterraneo, e siamo stati ospiti a Pensare Migrante, evento organizzato da Baobab Experience per fare luce sullo sfruttamento dei lavoratori nella filiera agroalimentare.

Il 2016 è stato un anno ricco anche dal punto di vista culturale: protagonisti il cinema nella giuria di seconda generazione di Alice nella città, l’Ottobre Africano, la festa nazionale delle Filippine, la consueta gara di cucina rumena di Romancute in Bucatarie. E poi, una serie di attività che hanno coinvolto anche il nostro giornale a vario titolo: il MedFilm Festival, che per il quinto anno consecutivo ha visto sul palco la giuria Piuculture, la proiezione di Solo Andata di Fabio Caramaschi nelle scuole del Municipio, la partecipazione alla selezione dei racconti vincitori di Scriviamo a Colori, concorso letterario del Centro Astalli, il consueto appuntamento col Mundialido, di cui la nostra testata è stata media partner.

Le vicende che hanno coinvolto paesi esteri sono state raccontate attraverso gli occhi delle comunità migranti di Roma: l’Ucraina, la Turchia. Sulle nostre pagine anche una scuola speciale, che ha sede sulle spiagge di Zanzibar, e che ha visto una nostra redattrice impegnata nell’insegnamento dell’italiano a bambini e adulti.

Con i nostri occhi abbiamo constatato l’entusiasmo dei migranti in visita al Palazzo del Quirinale, e quello dei bambini che hanno partecipato nel progetto scolastico di Evviva le culture. Abbiamo raccolto voci e volti dei ragazzi del Centro Estivo Piuculture, e quelli dei “nostri” ragazzi di Infomigranti, portatori di storie e nuove speranze di dialogo.

Attendiamo con fiducia il 2017, per raccontare nuove voci e nuove storie dal territorio, ma non solo.